意大利语范文
一、【急.意大利语作文tema"parladeltuohobbypreferito"随便什么都可以
"parla del tuo hobby preferito" 谈论下你的兴趣Nel mio tempo libero, mi piace nuotare , vado spesso alla piscina o al mare con miei amici.Nell'acqua azzura, dimentico la stanza dello studio ( del lavoro), mi riposo, miei amici e io ci divertiamo. Nel fra tempo , lo sport -- nuoto fa bene alla salute.在业余时间,我喜欢游泳,我经常和朋友一起去海边或者游泳池游泳. 在蓝色的水中,我忘记学习(工作)上的疲劳,我身心得到了放松,我和朋友们都玩得很开心. 与此同时,游泳这项运动对健康也有好处.。
二、急
"parla del tuo hobby preferito" 谈论下你的兴趣
Nel mio tempo libero, mi piace nuotare , vado spesso alla piscina o al mare con miei amici.
Nell'acqua azzura, dimentico la stanza dello studio ( del lavoro), mi riposo, miei amici e io ci divertiamo. Nel fra tempo , lo sport -- nuoto fa bene alla salute.
在业余时间,我喜欢游泳,我经常和朋友一起去海边或者游泳池游泳。 在蓝色的水中,我忘记学习(工作)上的疲劳,我身心得到了放松,我和朋友们都玩得很开心。 与此同时,游泳这项运动对健康也有好处。
三、求一篇大约50字左右的意大利语作文,descrivere una amico
Lettera ad un caro amicodi mary98 (Medie Inferiori ) scritto il 17.05.12Caro Alessio,esì sono io,la “secchiona”della classe che ti scrive,perché non è potutavenire a trovarti!In questa lettera così speciale(per me)ti scrivo che per me sei come un fratello,e già ne abbiamo passate tante insieme: dalla maestra Gemma,alla Letizia,dalla Letizia alla Paola e le due”terroriste” la GRAZIA E LA ISA;una con la cipolla,il cane,il figlio etutte le sue storielle tragiche che ci divertivano tanto e l'altra con le ansie che trasmetteva a noi alunni!Ed ora eccoci qua … in terza mediae purtroppo tu hai l'appendicite,ti sei ricoverato,ti hanno operato,ma io,persona pessimista,sono riuscita a trovare il lato positivo e simpatico di questa vicenda:ti sei saltato i compiti di verifica e le interminabili ore delle prof.sse che odi di più (spero che non siano molte) XD!Forse hai capito anche il vero significato dell'amicizia e chisono i veri amici,cosa che sinceramente io non ho ancora capito,ma ora non parliamo di me e di quanto mi stia piacendo scrivere questa lettere ma di TE,delle tue barzellette simpatiche e delle battute scherzose e fuori posto che facevano spuntare il sorriso sui nostri visi. Per farti sentire con noi ho deciso di raccontarti un po' come va da queste parti,beh,infondo fila sempre tutto dritto la solita Valentina ,il Bartolo,il Tony e il Marco divertenti io e Sabry le secchione e chi cerca di tenderci trappole solo per gelosia,che persone cattive.Rileggendoun po' questa lettera mi sono accorta che per la prima volta ho parlatocon te dei miei sentimenti,eh già la scrittura è il mio forte,non trovi?SPERO DI DARTI QUESTA LETTERAa presto MaryLettera 2:Caro amico,sono stato nella tua camera qualche giorno fa: Che macello! Da quanto non mettevi in ordine!?A proposito, ho preso delle foto che ho trovato in un cassetto, le stavo guardando adesso e mi è venuto in mente di scriverti.Quantiricordi ci sono in queste foto!; ce n'è una di quando ci siamo conosciuti: pensavo di conoscerti da sempre, invece c'è stato un periododella mia vita in cui tu non c'eri, non ci posso credere che ora ce ne sarà un altro.Ma ora voglio far finta che tu ci sia, anzi sono sicuro che tu sia qui ora, che mi ascolti. Voglio ricordare tutta la tuavita, la nostra vita, nei ricordi belli, ma anche quelli brutti, sono importanti per tenerti vicino.Ho qui la foto di quando siamo andati sulle montagne russe, avevamo 6 anni, tu volevi per forza fare due giri,ma al primo sei svenuto! Tua madre non ci vedeva più dalla rabbia! Per fortuna che è bastata un po' d'acqua in faccia per farti riprendere! Ho avuto paura, ma quando ti sei svegliato con quella faccia da scemo, non ho potuto fare a meno di ridere; tu sei scoppiato guardandomi e tua madre è rimasta sorpresa dal fatto che non avevi avuto paura, nonostantefossimo piccoli, da quel momento ho capito che eri una persona forte e ne ero felice.Poi c'è la foto di noi due al parco, eravamo così piccoli; ci divertivamo a giocare a far finta di essere in un altro mondo; ti ricordi? Giravamo per le strade semi deserte, alle 2 del pomeriggio nelle giornate d'estate, come delle ombre, spiando la gente efacendo finta di essere risucchiati da vortici extra-qualcosa…più ci penso e più mi convinco che eri un po' matto, ma io mi divertivo un mondo con “quel matto”!Mi piaceva guardarti in classe, quando cercavi di nasconderti dietro il banco di quell'idiota di Simone, ma il maestro ti vedeva sempre e finivi alla lavagna: come avresti fatto senzame che ti suggerivo?! E io come avrei fatto senza le tue battute e la tua risata più unica che rara, la quale ancora adesso, se mi ci metto, riesco a sentire rimbombare nella mente.Dopo il funerale sono tornato a casa e ho tirato fuori tutti i nostri ricordi; ora sono tutti in uno scatolone. Ho trovato anche l'agenda in cui ci scrivevamo in classe nelle lunghe e monotone ore di matematica. Abbiamo scritto un sacco di stupidaggini, ora me ne rendo conto, ma quella era la nostra vita quotidiana, fatta di episodi buffi, di risate e di amicizia profonda.Continuerò sempre a ricordare queste cose che mi tengono legate a te, è una sensazione che mi dà consolazione nei momenti in cui ti sento troppo distante.Ora è meglio che vada a studiare, fra non molto avrò un esame. Come vorrei che fossi con me, domani, in quell'aulacosì fredda ed estranea.Dimmi “in bocca al lupo” da lassù!Il tuo amicoJacopo. Lettera 3:Caro amico,oggiho tanti sensi di colpa. Ho pensato che forse è colpa mia se ora non sei qui, e stamattina ne ero sicuro. Ho pianto e ho dato una testata al muro dalla rabbia.Forse il problema è che non ho ancora accettato quello che è s。
四、求一篇意大利语作文
La violenza Chi quotidianamente vive in quella vasta area che è denominata Occidente e magari si informa, legge o guarda la tv, ha la sensazione di essere circondato da un mondo estremamente violento. Una sensazione che gli esperti ritengono fallace: altre epoche hanno conosciuto, secondo gli studiosi di scienze sociali, violenze più efferate e più frequenti e mai il mondo è stato così sicuro come adesso.Eppure, nonostante l'alto livello di civilizzazione, forse proprio a causa di questo, ci sentiamo insicuri e minacciati.A mio avviso, le nostre aspettative di sicurezza sono aumentate, così come il desiderio di condurre una vita lunga e piacevole. E d'altra parte la fine delle ideologie, l'indebolimento delle fedi religiose, quella che viene denominata la secolarizzazione del mondo, fanno sì che ci sentiamo piuttosto disorientati nei confronti delle norme e dei valori da abbracciare durante l'esistenza. Tutti finiamo per orientarci ad un edonismo spicciolo, ad una ricerca ossessiva del piacere e del divertimento immediati, ai soldi, alla carriera, al potere. Sentiamo che la vita è quella che viviamo adesso, qui, sulla Terra; le promesse di una giustizia divina dopo la morte, della beatitudine raggiungibile in mondi ultraterreni ci sembrano aleatorie."Se Dio non esiste, tutto è permesso" diceva Dostoevskij.E perciò tendiamo a rimuovere, con un'aggressività che a volte sconfina nel crimine, ogni ostacolo che si frappone alla realizzazione dei nostri desideri.Queste sono secondo me le radici più evidenti della violenza quotidiana. Esistono tuttavia altri motivi, più oscuri e sotterranei, ma non per questo meno potenti.Per esempio, il fatto di vivere in società sempre più solitarie ed anonime, di essere soggetti ad un potere sempre più impersonale, che ci fa sentire di frequente inermi e impotenti. La burocratizzazione della vita, che pure è spesso necessaria per l'ordine e l'organizzazione statuale, ci disumanizza, quando non ci schiaccia (si legga la narrativa di Kafka), il potere economico (le lobby, le multinazionali, ecc.) ci rende un numerino insignificante nella grande equazione dell'economia mondiale. Basta un niente, una crisi passeggera, una ristrutturazione aziendale e di colpo siamo estromessi, reietti, perdenti.Inoltre, secondo me, la violenza prospera su un terreno di eccessiva tolleranza maturato in alcuni ambienti religiosi e intellettuali. Per cui il criminale gode di eccessive giustificazioni, si cerca sempre un alibi alle azioni più riprovevoli, che so: i traumi infantili, l'esclusione sociale, la famiglia, la scuola, la società. Non che questi alibi siano del tutto falsi, soltanto che ciascuno di noi deve essere chiamato a rispondere, a sentirsi responsabile delle proprie azioni. Altrimenti non si spiega, come, date le medesime circostanze, c'è che delinque e chi no.Il concetto di "responsabilità" deve tornare a far parte del vocabolario delle società occidentali. Ed anche quello di "repressione". La società, chi è preposto all'ordine pubblico, non può tollerare i comportamenti violenti, anche quelli di minore entità. Anzi si è visto che la politica della "tolleranza zero" negli Stati Uniti ha dato ottimi risultati. Le teorie "idrauliche" sul comportamento umano, forse hanno fatto il loro tempo. Comprimere, coartare la violenza non significa renderla più esplosiva e pericolosa.Certamente la repressione non basta. Difendersi dai delinquenti non è l'unico mezzo per bonificare la società. Occorre intervenire soprattutto nella fase educativa, nella scuola, in famiglia, nelle agenzie di socializzazione in genere, affinché i comportamenti violenti e prevaricatori vengano scoraggiati, puniti, messi alla gogna. La scuola, ad esempio, ha tollerato (e tollera) il cosiddetto "bullismo". Bisogna avere il coraggio di trasmettere valori etici ed estetici diversi dalla sopraffazione dell'altro. Bisogna che la società, in genere, smetta di premiare i comportamenti violenti.Ed è necessario, altresì, arginare e ridurre le ingiustizie e le ineguaglianze sociali, mitigare le situazioni di sofferenza e povertà.E bisogna anche rendersi consapevoli che la violenza, essendo una delle possibilità dell'essere umano e del suo comportamento, potrà essere arginata, ma mai eliminata del tutto e che la vita di ciascuno di noi, malgrado le sempre maggiori sicurezze, continuerà ad essere una faccenda rischiosa.La difesa dell'ambiente Tra le esigenze più sentite dall'uomo contemporaneo c'è quella di vivere in un ambiente salubre ed esteticamente piacevole.Si tratta di soddisfare i bisogni di sopravvivenza e di conservazione, ma anche di placare il proprio desiderio spirituale di bellezza. La rivoluzione industriale, se da un lato ha migliorato 。
